Simone Lunghi nel 2015 ha cominciato a ripulire da solo i Navigli

Ripulire le città e creare connessioni umane: perché il mondo è un fantastico teatro in cui vivere

L’hanno chiamato ‘l’angelo dei navigli’, il ‘poeta dei navigli’,matto’ o ‘visionario’. Ma definire Simone Lunghi in un solo aggettivo è limitativo, perché lui è tutto questo insieme. Lui è quello che nel 2015 ha cominciato a ripulire, da solo con la sua canoa, i Navigli, recuperando dalle acque l’immondizia, ma anche le biciclette del bikesharing, e oggi i monopattini, che incivilmente vengono gettati quando non servono più a chi li ha usati.
È sempre lui l’allenatore delle Soul Dragon, che con l’associazione dà sostegno alle persone oncologiche C6 Siloku due volte a settimana solcano i Navigli a bordo di un Dragon Boat, al ritmo del tamburello e della voce tonante di Simone che le motiva.
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Ma è anche quello che è andato a ritirare l’Ambrogino d’oro dalle mani del sindaco Sala in giacca e cravatta e pattini a rotelle ai piedi, dopo avere percorso i navigli in canoa, e avere fatto un pezzo di strada in bicicletta: insomma, un Triathlon in giacca e cravatta. O che durante la pandemia, non potendo insegnare ai ragazzi delle scuole che solitamente venivano in uscita didattica, ha iniziato a scrivere dei post sulla storia dei navigli, alcuni dei quali hanno superato le 300.000 visualizzazioni, ottenendo oltre 10 milioni di contatti sui social. Anima fondante della realtà conosciuta come ‘Angeli dei Navigli’, ultimamente ha creato con altre persone l’associazione ‘Angeli del Bello’, che si occupa di pulire e restaurare la città. 
Amore per i Navigli e la città di Milano, rispetto e amore per il pianeta e l’ambiente, e sicuramente un po’ di sana follia: sono questi i segni particolari di Simone Lunghi, che abbiamo intervistato come ‘humano’ della settimana.

Allora, chi è questo angelo dei navigli’, questo folle poeta che pulisce la città e le sue acque?

Io nasco 51 anni fa a Vigevano. Da sempre appassionato di sport, dopo il diploma all’Isef comincio a lavorare in quest’ambito, prima come insegnante e poi come formatore dei docenti. Sono stato anche, negli anni 2000, assessore al Comune di Vigevano: con una lista civica di cui ero parte, avevo portato i candidati sindaco e gli assessori a pulire i vespasiani della città, invitando i cittadini a conoscerli in questa occasione. Avevamo avuto un riscontro incredibile…. 
Nel 2015, però, la mia vita ha subito vari colpi: ho perso il lavoro e ho passato un periodo personalmente molto difficile. Ho quindi rimesso in discussione tutte le certezze che fino a quel tempo avevo creduto di  condividere, e ho seguito il mio istinto. Ho iniziato a pagaiare sui navigli con la mia canoa, e ho scoperto che in realtà la qualità dell’acqua è migliore di quanto pensassi, perché per fortuna non c’è inquinamento liquido dovuto a scarichi civili e industriali: era invece terribile la quantità di sporcizia presente nelle acque, e ho cominciato a ripulire. Intanto mi hanno preso alla Canottieri San Cristoforo a lavorare, e così univo il mio lavoro con la pulizia: tanto che a un certo punto i ragazzi delle scuole che portavo in canoa cominciano a chiedermi di organizzare delle uscite quando i Navigli sono in secca, per riuscire a togliere tutti gli oggetti incastrati nel fondo. Poi è arrivata l’epoca del bikesharing, e abbiamo così cominciato a tirare fuori le biciclette: dal 2016 a oggi circa 900. E ora è la volta dei monopattini… Ogni volta contatto le aziende a cui appartengono e comunico loro la posizione di quelle che abbiamo recuperato, e loro vengono a prenderle.

Una bicicletta di bikesharing recuperata da Simone Lunghi nel Naviglio

La mia passione per i Navigli mi ha anche portato a organizzare degli eventi sull’acqua come le gite per le scuole in cui io racconto tante storie sul ‘mare di Milano’, ma anche eventi artistici, con musicisti, o cose più particolari, come la benedizione delle imbarcazioni da parte di un mio amico prete, o la ripresa della tradizione del Cimento invernale (il bagno nel Naviglio a gennaio). 
Tutto questo mi ha fatto meritare l’Ambrogino d’oro nel 2021: un riconoscimento che – posso dirlo con orgoglio – mi è stato dato non solo per come difendo i Navigli, ma anche come li diffondo. Quel giorno sono andato a palazzo Marino facendo una sorta di triathlon: ho pagaiato sul naviglio con una tavola da sup fino in Darsena, poi ho preso la bicicletta fino a Sant’Ambrogio, e lì mi sono infilato i pattini per arrivare a Palazzo Marino. E così, con i pattini ai piedi, sono salito sul palco, suscitando l’ilarità del sindaco. L’ho fatto per mostrare che se si vuole si può cambiare in meglio, ma soprattutto perché questo è il mio approccio alla vita: divertirmi in maniera sana, in una città splendida e ricca di possibilità come Milano.

Simone Lunghi riceve l’Ambrogino d’oro nel dicembre 2021


La mia è una passione generalizzata per tutta la mobilità sostenibile: ho, ad esempio, organizzato diverse iniziative per ciclisti, da manifestazioni sportive alla deposizione di biciclette bianche dove muore un ciclista, fino a veri e propri concerti sulle due ruote, con la presenza di tandem su cui uno dei passeggeri era un musicista. Un’altra volta, invece, ho ideato una raccolta di immondizia sui pattini: ci aspettavamo 50 persone, eravamo in 300, arrivati da tutta Italia!

Giro in bici con tandem e musica dal vivo

Parallelamente alle attività sui Navigli a luglio di quest’anno hai costituito, insieme ad altre realtà cittadine l’associazione ‘Angeli del Bello’.

Esattamente. Già da qualche tempo avevano cominciato a chiamarci per ripulire delle zone anfibie, come, ad esempio, una fontana in piazza Tirana. Nell’occasione avevo chiamato un musicista che suonava, mentre noi pulivamo questa fontana in disuso. Lì è germinata l’idea di creare un’organizzazione di volontariato con forma giuridica che si occupi della pulizia della città. L’ispirazione è venuta da un’associazione nata a Firenze e oggi presente in molte città d’Italia, chiamata appunto ‘Angeli del bello’, il cui obiettivo è difendere e diffondere il bello. Abbiamo già fatto qualche uscita per pulire i muri di Milano, sempre in un’atmosfera gioiosa e positiva e sempre con la partecipazione di un artista ad allietare le persone che lavorano, ma anche chi passa per strada e vede cosa succede. Abbiamo avuto Elianto, un musicista che improvvisa canzoni sui passanti, e il comico Francesco Arienzo, arrivato secondo a Italia’s Got Talent: grazie al loro prezioso contributo – dato gratuitamente perché convinti della bontà dell’iniziativa – siamo riusciti a realizzare degli eventi molto divertenti e attrattivi per tutti, anche per i media che possono dare eco al messaggio di cui siamo portatori.

Tu sei anche la guida delle Soul Dragon, la squadra di Dragon Boat dell’associazione C6 Siloku, di cui abbiamo già parlato su questo sito. Quanto è importante per te questa attività?

Le serate con le Soul Dragon sono energia pura: proprio perché la maggior parte di queste persone ha lottato o lotta tutt’oggi contro il tumore, è importante che io crei un allenamento basato sul divertimento e l’energia. Se passate un mercoledì o un venerdì sera vedreste che atmosfera! Sul Dragon Boat cantiamo, dialoghiamo con le altre persone che passeggiano sugli argini.
A giugno, poi, abbiamo fatto la VogaLonga, che è stata un’esperienza incredibile per tutti noi, ma anche una grossa sfida: erano 34 km -non avevamo mai fatto così tanti chilometri -, almeno 3 ore di navigazione – negli allenamenti facciamo di solito un’ora -, oltre alla presenza di molte altre imbarcazioni, su un percorso per noi sconosciuto, in acque non piatte come quelle dei Navigli. Ma ce l’abbiamo fatta, ed è stato meraviglioso vedere come le ragazze abbiano affrontato questa avventura: certo non sono mancati i momenti di tensione, ma che gioia quando sono arrivate al traguardo!

Simone, la tua è visione o follia?

Follia, o forse un modo diverso di guardare il mondo. Da un certo momento in poi non ho più considerato i soldi un valore, quindi riesco a scambiare con le persone a un livello considerato strano nella società in cui viviamo. Ci si può divertire gratis a Milano, trasformando le cose più banali in occasioni di scambio, di chiacchierata o divertimento. La mia è fame di mondo, e voglio fare capire che ci si può divertire nel mondo e in una città come Milano, facendo anche azioni importanti per la città. Per me la città è un parco giochi, e i Navigli una strada dove fare esibizioni artistiche e al contempo facendo opera di pulizia. La mia è una visione differente dove vorrei portare tante altre persone.
Le aziende? Capita sempre di più che ci chiamino per fare delle iniziative di clean up dei navigli come operazioni di team building: noi siamo aperti a qualsiasi tipo di attività loro vogliano fare insieme a noi, Angeli dei Navigli e Angeli del bello.

Per concludere: che cos’è per te il quoziente umano?

Il quoziente umano è la relazione, lo scambio con gli altri. E il mondo è il fantastico teatro in cui questo può avvenire.

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