Il paracadute / La ‘coscienza’ agisce nel presente e può modificare il futuro

L’esperimento mentale del gatto di Schrödinger esemplifica il concetto della sovrapposizione quantistica, in cui una particella può esistere in diversi stati contemporaneamente fino a quando non si verifica un’osservazione, che ‘collassa’ la funzione d’onda in uno stato definito.

Estendendo il concetto ad eventi su scala macroscopica, come lo scoppio di una guerra nucleare o la pace, entriamo in un territorio affascinante ma teoricamente complesso. Innanzitutto, è importante ricordare che questi eventi non sono regolati dalle leggi della meccanica quantistica ma da interazioni complesse e decisioni umane a livello macroscopico.

Tuttavia, se applichiamo il pensiero quantistico come metafora, possiamo dire che nel momento presente, la guerra e la pace esistono in una sorta di “stato sovrapposto” fino a quando non “apriamo la scatola” del futuro.

Ma qui emerge una domanda: la nostra coscienza, il solo fatto di porsi la questione, può influenzare il risultato?

Nella teoria quantistica, la coscienza dell’osservatore è una componente essenziale. L’atto stesso di osservare può causare il collasso della funzione d’onda. Ma se estendiamo questo principio alla nostra metafora, ci troviamo di fronte a un dilemma: può la nostra coscienza – attraverso l’atto di porsi una domanda o fare una previsione – influenzare il corso degli eventi futuri?

Come interagiamo con l’universo

Molti sostenitori dell’interpretazione di Copenaghen della meccanica quantistica potrebbero sostenere di no, affermando che la coscienza non può causare fisicamente eventi nel mondo esterno. Tuttavia, ci sono teorie, come quella dell’universo partecipativo proposta dal fisico teorico John Wheeler, che suggeriscono che la nostra interazione con l’universo potrebbe effettivamente contribuire a dare forma alla realtà che osserviamo.

A questo punto, dobbiamo considerare un’altra componente fondamentale del nostro esperimento mentale: il tempo. Nella fisica classica, il tempo è assoluto e universale. Ma nella meccanica quantistica, il tempo come lo conosciamo non ha lo stesso significato. Le equazioni della meccanica quantistica sono temporali – possono funzionare sia avanti che indietro nel tempo.

Il nostro concetto di tempo è profondamente legato alla nostra coscienza. Percepiamo il tempo come una sequenza di eventi: passato, presente e futuro. Ma in termini quantistici, tutti questi “stati” possono esistere simultaneamente, in una sorta di sovrapposizione temporale. Potrebbe essere possibile, quindi, che la nostra coscienza – operando attraverso questa visione temporale – possa avere un effetto sull’evoluzione di eventi futuri?

La coscienza e la dimensione temporale

Ecco dove entra in gioco l’entanglement quantistico, un fenomeno in cui due particelle diventano così strettamente legate che lo stato di una può influenzare istantaneamente lo stato dell’altra, indipendentemente dalla distanza che le separa. È uno dei fenomeni più strani e affascinanti della fisica quantistica, e suggerisce una connessione profonda e non locale tra le entità nell’universo.

Potrebbe la nostra coscienza, con le sue percezioni e indagini, agire come una sorta di “osservatore quantistico”, entrando in una sorta di “entanglement” con gli eventi futuri? E potrebbe questo legame influenzare l’esito di questi eventi, in un modo analogo a come l’osservazione può “collassare” una sovrapposizione quantistica in uno stato definito?

Questa è un’ipotesi audace e altamente speculativa, che sfida molte delle nostre concezioni tradizionali sia della fisica che della coscienza. Non c’è alcuna prova scientifica che tale interazione coscienza-evento esista su scala macroscopica. E anche se esistesse, non sappiamo come funzionerebbe o come potrebbe essere misurata o verificata.

Tuttavia, pensare a questi concetti può spingerci a espandere le nostre idee su cos’è possibile e come il mondo potrebbe funzionare. Può anche portarci a riflettere più profondamente su come le nostre percezioni e aspettative possano influenzare le nostre esperienze e, forse in modi più sottili, il corso degli eventi nel mondo.

In conclusione, anche se l’idea che la nostra coscienza possa influenzare gli eventi futuri in un modo simile all’entanglement quantistico è al momento un’ipotesi non verificata e altamente speculativa, essa fornisce un ricco terreno per l’esplorazione filosofica e scientifica. Ci ricorda che, in fondo, la nostra comprensione dell’universo – e del nostro posto in esso – è ancora piena di misteri.
E che il nostro viaggio di scoperta è ben lungi dall’essere finito.

Leggi anche:

Energia, Dharma e talenti: cambiare la realtà con la fisica quantistica

Il paracadute / Generare la pace per depotenziare la guerra

+ posts

Filosofo, antropologo e ricercatore, conduce da più di 30 anni corsi e seminari.

Zeen is a next generation WordPress theme. It’s powerful, beautifully designed and comes with everything you need to engage your visitors and increase conversions.

Newsletter
Iscriviti alla newsletter di Humaneyes comunicare positivo e del suo canale di informazione Quoziente Humano. Segui il link verso il form di registrazione!