Debutta WOMAHR, la mostra dedicata all’Agenda Donne, Pace e Sicurezza delle Nazioni Unite

Debutta WOMAHR – Women_Art_Human Rights for Peace, una mostra internazionale di arte contemporanea dedicata all’Agenda Donne, Pace e Sicurezza delle Nazioni Unite, con particolare attenzione agli aspetti relativi ai diritti umani.

La mostra a Palazzo GIL – Fondazione Molise Cultura – di Campobasso, curata da Lorenzo Canova e Piernicola Maria Di Iorio, direttore e curatore dell’ARATRO, Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università del Molise, fa parte di un progetto finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale – Direzione Generale per gli Affari Politici e di Sicurezza nell’ambito del Terzo Piano Nazionale in attuazione dell’Agenda Donne Pace e Sicurezza, e nasce grazie alla collaborazione con la Fondazione Molise Cultura, che ospita la prima delle tre tappe di un tour espositivo che toccherà poi Roma e il Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York.  

Alì Assaf
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali, 2016, acrilico su tela cm 31x 31

Il progetto nasce per mettere in risalto l’impegno dell’Italia nella protezione e nella promozione dei diritti umani delle donne, visti come fondamento della pace e della sicurezza internazionali, di uno sviluppo sostenibile e della creazione di una società stabile e inclusiva.   I linguaggi dell’arte contemporanea possono rappresentare un importante strumento di approfondimento e di comunicazione delle questioni che interessano l’Agenda Donne, Pace e Sicurezza.     L’arte contemporanea può divenire uno strumento capace di condividere una visione di dialogo a livello globale e uno strumento di educazione ai diritti umani capace di andare oltre i confini nazionali e linguistici per mettere in relazione e in dialogo popoli e culture differenti.   Le opere esposte sono pertanto dedicate in modo specifico ai diritti delle donne, per una società più inclusiva, per una lotta contro la violenza di genere, per una partecipazione ai processi di pace in linea con l’Agenda Donne, Pace, Sicurezza; alla lotta contro tutte le forme di discriminazione, contro l’intolleranza, il razzismo, la xenofobia e contro le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.  

Tra gli artisti che partecipano: Giovanni Albanese, Alì Assaf, Lucilla Catania, Marco Colazzo, Kim Dingle,Thalassini Douma, Stefania Fabrizi, David Fagioli, Giosetta Fioroni, Paola Gandolfi, Debora Hirsch, Grazia La Padula, Giancarlo Limoni, Vincenzo Merola, Adriano Nardi, Massimo Orsi, Giorgio Ortona, Salvatore Pulvirenti, Roxy in the Box, Virginia Ryan, Sandro Sanna, Beatrice Scaccia, Sana Tamzini, Marco Verrelli

Artiste e artisti che utilizzano tutti i diversi strumenti espressivi della contemporaneità, dalla fotografia alla pittura, dal disegno all’installazione e alla scultura, fino al video e alle opere digitali.   In questa tessitura stratificata si intrecciano così presenze che provengono dagli Stati Uniti all’Australia, dal Brasile all’Iraq, fino alla Tunisia e all’Italia, in una costruzione multipla in cui si collegano esperienze concettuali, pittura astratta e iconica, assemblaggi e reportage fotografici, interpretazioni contemporanee della storia dell’arte e visioni fantastiche, evocazioni liriche e riscoperte di personaggi storici.  

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